Per la terza volta abbiamo una quantità enorme di regole che ovviamente non servono a nulla perché nessuno le può memorizzare. Tuttavia, riflettere un può sulla formazione del plurale può essere utile, perché si diventa più sensibili al fenomeno e si fa più attenzione, Ciò aiuta a imparare la formazione del plurale automaticamente. Ad ogni modo, più facile che imparare una regola è imparare un esempio. Se si sa che il plurale di anel (anello) è anéis c'è una gran probabilità che si riesca a formare anche il plurale di hotel (albergo), hotéis, perché lo schema è lo stesso. Imparare anel => anéis non è molto difficile.
La grammatica è una delle materie più odiate nelle scuole. In generale, è considerata qualche cosa completamente inutile e molto probabilmente la forma nella quale viene insegnata nelle scuole lo è davvero, con il risultato che è quasi impossibile vendere dei libri di testo che cercano spiegare la grammatica. La forma migliore di imparare una lingua straniera secondo questi libri e impararla come si ha imparato la lingua madre. Ciò sarebbe così caro che tutta l’economia andrebbe in bancarotta, cfr. 6.1.5. Imparare una lingua senza grammatica è come imparare gli scacchi senza regole. In questo caso si dovrebbe imparare milioni di posizioni possibili, invece di imparare un paio di regole che si può apprendere in mezzora. Inoltre, la maniera in cui il cervello umana verbalizza il mondo è abbastanza simile, per lo meno per quanto riguarda le lingue indogermaniche, benché il materiale morfologico non permetta sempre di costruire nella lingua straniera come nella lingua madre. Tuttavia, gli aspetti da prendere in considerazione sono sempre gli stessi e pertanto la grammatica è la chiave generale che permette comprendere il funzionamento di qualsiasi lingua.
Possiamo distinguere tra fenomeni che non hanno nessuna relazione con la realtà extralinguistica - per esempio la formazione del plurale - e fenomeni in cui questa realtà deve essere presa in considerazione. Quando non c'è nessuna relazione con la realtà extralinguistica si può imparare una lingua straniera come si ha imparato la propria lingua madre. Un italiano, per esempio, formerebbe il plurale di una parola come catano, parola di fantasia, senza problema: catani. Lo farà perché ci sono molti sostantivi (libro => libri, telefono => telefoni, nonno => nonni ecc.) che formano il plurale così. Dopo apprenderà che ci sono anche delle eccezioni, ma intuitivamente farebbe questo. C'è un modello che viene imitato automaticamente. Quando si deve rispettare delle costrizioni della realtà, la situazione è più difficile, perché non c'è un modello. Un parlante che ha l’italiano come lingua madre sa che tra "Mangiava molto" e "Ha mangiato / Mangiò molto" c'è una differenza e che il contesto nel quale i rispettivi tempi sono utilizzati è diverso. In questo caso non è molto chiaro come un bambino impari questa differenza, perché questo richiede una riflessione abbastanza complessa ed è anche possibile (questa è la teoria di Chomsky) che certe cose sono quasi "geneticamente" determinate. Il fatto che qualche lingua, come l’inglese, non faccia questa differenza, si deve al fatto che morfologicamente non è possibile. In una lingua straniera ci manca questa "intuizione linguistica", ma molto spesso ci aiuta se vediamo che la lingua straniera vuole prendere in considerazione gli stessi aspetti, benché ci sia una differenza nella maniera in cui questi aspetti sono considerati. Inoltre, è divertente riflettere sulle strutture delle diverse lingue. Si può anche imparare qualcosa sul funzionamento del cervello umano.
Le regole che seguono appartengono alla prima categoria. Non c'è nessuna relazione con la realtà extralinguistica. Invece di imparare una regola, basta imparare un modello, cioè un esempio.
In generale, il plurale di una cosa sono vari elementi della stessa. Il plurale di un sostantivo generico sono vari tipi di una cosa. I vini non sono molte bottiglie di vino, ma differenti vini.
Ovviamente soltanto gli esseri viventi hanno un genere. Se esiste un panettiere deve anche esistere una panettiera. Le cose non hanno un "genere”: esso è arbitrario.
Mostreremo nelle tabelle che seguono alcune regole per formare il plurale. Basta di memorizzare un esempio per ciascuna regola. A queste regole ci sono eccezioni, come in italiano la foto => le foto.
Tutti i sostantivi finiscono in -s al plurale. Se la parola finisce in vocale - sia essa una vocale orale o una vocale nasale - si aggiunge semplicemente una -s alla fine.
parola finisce in vocale. => Si aggiunge una s.
o livro
os livros
il libro => i libri
o pai
os pais
il padre => i padri
a maçã
as maçãs
la mela => le mele
o garfo
os garfos
la forchetta => le forchette
a faca
as facas
il coltello => i coltelli
o prato
os pratos
il piatto => i piatti
o copo
os copos
il bicchiere => i bicchieri
a mãe
as mães
la madre => le madri
a alemã
as alemãs
la tedesca => le tedesche
a irmã
as irmãs
la sorella => le sorelle
Anche se la parola termina in -em, -im, -om, -um si aggiunge una s, ma -em, -im, -om, -um diventa -ens, -ons, -uns.
-em, -im, -om, -um => -ens, -ins, -ons, -uns
o fim
os fins
la fine => le fini
o som
os sons
il suono => i suoni
a vantagem
as vantagens
il vantaggio => i vantaggi
a origem
as origens
l'origine => le origini
o homem
os homens
l'uomo => gli uomini
o jovem
os jovens
il giovane => i giovani
o álbum
os álbuns
l'album => gli album
a viagem
as viagens
il viaggio => i viaggi
Se la parola finisce in -r, -z o -n si aggiunge -es.
-r, -z, -n => -res, -zes, -nes
a flor
as flores
il fiore => i fiori
a mulher
as mulheres
la donna => le donne
o tradutor
os tradutores
il traduttore => i traduttori
o rapaz
os rapazes
il giovane => i giovani
o mar
os mares
il mare => i mari
a cruz
as cruzes
la croce => le croci
a raiz
as raizes
la radice => le radici
Le parole monosillabi che finiscono in -s formano il plurale con -es. Lo stesso è valido per le parole il cui accento cade sull'ultima sillaba. Al plurale l'accento cade sulla stessa sillaba. Ciò significa che l'accento viene omesso nel plurale perché cade normalmente sulla penultima sillaba e pertanto non c'è bisogno di metterlo al plurale, cfr. 3.4.1.
-s => -es
o gás
os gases
il gas => i gas
o mês
os meses
il mese => i mesi
o deus
os deuses
il Dio => i Dei
o português
os portugueses
il portoghese => i portoghesi
o país
os países
il paese => i paesi
Ci sono un paio di parole che finiscono in -s, ma il cui accento non cade nella ultima sillaba. In questo caso il plurale non si distingue dal singolare.
Parole che terminano in -s. Il plurale non ha forma propria.
o ônibus
vários ônibus
il bus => i bus
o lápis
os lápis
la matita => le matite
I sostantivi che al singolare terminano in -al, -el, -ol, -ul sostituiscono l con -is. Se omettendo le desinenze -al, -el, -ol, -ul rimane -i, si aggiunge soltanto -s. Inoltre parole che terminano in -iis non esistono.
-al, -el, -ol, ul, -il => -is.
o anel
os anéis
l'anello => gli anelli
o anzol
os anzoís
l'amo => gli ami
o varal
os varais
la corda => le corde
o animal
os animais
l'animale => gli animali
o hotel
os hotéis
l'albergo => gli alberghi
o papel
os papéis
il foglio => i fogli
o túnel
os túneis
il tunnel => i tunnel
o réptil
os répteis
il rettile => i rettili
o sol
os soís
il sole => i soli
o farol
os faróis
il faro => i fari
o taful
os tafuis
il buontempone => i buontemponi
Molte parole che terminano in -ão in portoghese terminano in -ón in spagnolo e in -one in italiano. Più o meno, ci sono 4000 parole in portoghese che terminano -ão e la maggioranza di queste parole termina in -one in italiano e -ón in spagnolo. Ci sono moltissime parole il cui significato lo possiamo indovinare.
italiano / spagnolo
portoghese
pronuncia
convinzione / convicción
convicção
opinione / opinión
opinião
suggestione / sugestión
sugestão
lezione / lección
lição
ladro / ladrón
ladrão
leone / león
leão
astensione / abstenciòn
abstenção
educazione / educación
educação
accusa / acusación
acusação
azione / acción
ação
cuore / corazón
coração
trasmissione / transmissión
transmissão
Le parole che finiscono in -ão formano il plurale di tre maniere distinte. La forma plurale finisce in -ões, -ãos o -ães, ma non ci sono regole che permettano di dedurre quale di quelle tre desinenze è corretta. La maggioranza delle parole che terminano in -ão formano il plurale con –ões.
–ão => -ões
o botão
os botões
il bottone => i bottoni
o cordão
os cordões
il filo => i fili
a estação
as estações
la stazione => le stazioni
o limão
os limões
il limone => i limoni
a paixão
as paixões
la passione => le passioni
a visão
as visões
la visione => le visioni
a razão
as razões
la ragione => le ragioni
Un altro gruppo - inferiore in numero rispetto al primo - dei verbi che terminano in –ão ci sono i verbi che semplicemente aggiungono una -s al plurale, ossia –ão si converte in –ãos
–ão => –ãos
a mão
as mãos
la mano => le mani
o chão
os chãos
il suolo => i suoli
o grão
os grãos
il grano => i grani
o irmão
os irmãos
il fratello => i fratelli
o artesão
os artesãos
l'artigiano => gli artigiani
o orgão
os órgãos
l'organo => gli organi
Per il terzo gruppo ci sono pochi esempi. Alcuni sostantivi in -ão formano il plurale in -ães.