11. I tempi verbali

Abbiamo già parlato dei tempi verbali in portoghese nel capitolo 9, ma abbiamo parlato soltanto della formazione di questi tempi verbali e non della funzione o di come vengono utilizzati.

Abbiamo già visto che il sistema dei tempi verbali in portoghese si distingue abbastanza da quello di altre lingue, cfr. 11.2.

Secondo la grammatica normativa italiana si deve distinguere tra un'azione compiuta in un passato compiuto e un'azione il cui risultato è ancora rilevante per il presente.

Il risultato di un avvenimento ha un impatto sul presente del parlante: passato prossimo.
Mi sono rotto la gamba, devo restare in casa.
Azione compiuta nel passato: passato remoto
Si ruppe la gamba in un incidente d'auto.

Il portoghese non distingue tra un'azione compiuta nel passato compiuto e un'azione il cui risultato ha un impatto sul presente del parlante e usa il pretérito perfeito simple - che corrisponde al passato remoto italiano - in entrambi i contesti. Il passato prossimo è riservato a una situazione speciale, che spiegheremo nei prossimi capitoli. Questo significa che il pretérito perfeito simples è il tempo prevalente per esprimere il passato in portoghese, perché il contesto nel quale bisogna utilizzare il pretérito perfeito composto è piuttosto raro.






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