14.1 La concordanza dei tempi

Il termine concordanza dei tempi o consecutio temporum descrive il fatto molto semplice che la nostra vita si svolge nel tempo. Le azioni possono svolgersi prima, allo stesso tempo o dopo di un'altra azione.

Il termine si riferisce alle forme del verbo. La forma del verbo può esprimere anteriorità, simultaneità e posteriorità. Se si descrivesse le relazioni nel tempo con avverbi, no si avrebbe bisogno di questo termine, il tutto funzionerebbe come nella descrizione delle relazioni nello spazio. Confrontiamo:

1) Penso che viene.
2) Penso che è venuto.

È ovvio che in 1) le due azioni si svolgono simultaneamente e che in 2) un'azione si ha svolto prima dell'altra, ma non c'è nessun avverbio. I tempi verbali hanno un valore semantico e descrivono anteriorità, simultaneità e posteriorità. Non abbiamo bisogno di un avverbio. (Penso che viene adesso. / Penso che è già venuto.)

La concordanza dei tempi è un fenomeno che si deve prendere in considerazione soprattutto, benché non esclusivamente, in proposizioni subordinate. In questo caso abbiamo due avvenimenti: uno nella proposizione principale e un altro nella proposizione principale e bisogna chiarire se l'avvenimento della proposizione subordinata si sia svolto prima, allo stesso tempo o dopo l'avvenimento della proposizione principale.

prima: Quando me lo disse, già lo avevo fatto.
dopo: Quando me lo dice, lo farò.

Nella concordanza dei tempi c'è sempre un'azione che è l'ancora (punto di riferimento) della frase e intorno alla quale bisogna ordinare l'azione / l'avvenimento della proposizione subordinata. La concordanza dei tempi appare soprattutto in frasi nelle quali qualcosa è immaginato, sperato, temuto, voluto, ordinato, creduto, pensato, raccontato, ecc. Il momento della rappresentazione mentale è l'ancora. Bisogna dunque chiarire se l'azione immaginata, pensata, creduta ecc. si svolge prima, dopo o nel momento della presentazione mentale. Se il verbo che descrive il tipo di la presentazione mentale è al presente, il momento della presentazione mentale è nel presente. Se il verbo che descrive il tipo de la presentazione mentale è al passato (pretérito perfeito simples, imperfeito, mais-que-perfeito composto), l'ancora è nel passato.

l'ancora è nel presente
prima: Tira la tenda e vede che ha nevicato.
allo stesso tempo: Tira la tenda e vede che nevica.
dopo: Tira la tenda e vede che nevicherà.
l'ancora è nel passato
prima: Tirò la tenda e vide che aveva nevicato.
allo stesso tempo: Tirò la tenda e vide che nevicava.
dopo: Tirò la tenda e vide che avrebbe nevicato.


La concordanza dei tempi è da prendere in considerazione in parecchi contesti. I due più importanti, almeno secondo i libri di testo, sono contesti nei quali un'azione è immaginata, pensata, creduta, ecc. e il discorso indiretto, ossia quando una cosa viene raccontata. Il discorso indiretto molto spesso è considerato come un fenomeno proprio, il che è sbagliato. Il discorso indiretto non è nient'altro che un caso speciale della concordanza dei tempi. L' uso dei tempi verbali è lo stesso in entrambi i casi. Confrontiamo:

discorso indiretto
primaDice che lo ha fatto.
allo stesso Dice che lo fa (sta facendo).
dopo Dice che lo farà.
un fatto viene immaginato (il verbo richiede l'indicativo)
prima Crede che lo ha fatto.
a lo stesso temo Crede che lo fa (sta facendo).
dopo Crede che lo farà.


Vediamo che si utilizzano gli stessi tempi verbali in entrambi i contesti e se mettessimo l'ancora - dire e credere- nel passato, utilizzeremmo gli stessi tempi verbali (prima: trapassato prossimo, allo stesso tempo: imperfeito, dopo: condizionale II).

Tuttavia, nel caso di un'azione immaginata dobbiamo fare una distinzione. Ci sono verbi che richiedono l'indicativo (pensar, credere ecc..) e altri (sperare, volere, ecc.) che richiedono il congiuntivo. La logica è la stessa in entrambi i casi. Ad ogni tempo verbale dell'indicativo ne corrisponde uno in congiuntivo. Le uniche eccezioni sono il futuro visto dal passato e il futuro visto dal presente. In italiano, il modo cambia e si utilizza il condizionale II in entrambi i casi, sia che il verbo richieda l'indicativo, che il congiuntivo. Il futuro visto dal presente non si può esprimere in nessuna lingua romanza. Si utilizza lo stesso tempo verbale che si utilizza in caso di simultaneità. (Per costruire la stessa forma nei due contesti dovrebbe esistere una specie di futuro del congiuntivo, che non esiste. Esso esiste in portoghese, ma ha un'altra funzione e pertanto neanche in portoghese funziona.)

azione immaginata => verbo regge l'indicativo.
primaPenso che lui lo ha fatto.
allo stesso tempo Penso che lui lo fa (sta facendo).
dopo Penso che lui lo farà.
azione immaginata => verbo richiede il congiuntivo
prima Spero che lui lo abbia fatto.
allo stesso tempo Spero che lui lo facesse.
dopo Spero che lui lo facesse.


In comparazione con l'italiano e tutte le altre lingue romanze c'è una differenza. Se l'ancora è il presente e l'azione descritta nella proposizione subordinata si è svolta prima si utilizza il passato prossimo in italiano e nelle altre lingue romanze il tempo che corrisponde formalmente, ossia che si forma con il presente del verbo avere e il participio passato. Tuttavia, il tempo che corrisponde formalmente in portoghese non descrive l'impatto di un'azione sul presente e pertanto non può essere utilizzato in questo contesto. Il pretérito perfeito composto do indicativo (in opposizione al pretérito perfeito composto do congiuntivo, che ha la stessa funzione che nelle altre lingue romanze), viene utilizzato quando un'azione si ripete fino al presente. L'impatto è irrilevante: il portoghese non distingue.

impatto sul presentenessun impatto sul presente
Penso che lui lo ha fatto. Penso che lui lo fece.
Penso que ele o fez. Penso que ele o fez.

Il portoghese utilizza il pretérito perfeito simples do indicativo in entrambi i casi. (Attenzione: il pretérito perfeito composto do conjuntivo ha le stesse funzione del passato prossimo di congiuntivo in italiano e non c'è neanche una differenza per quanto riguarda il pretérito mais-que-perfeito composto do conjuntivo / indicativo. Vengono utilizzati negli stessi contesti che il trapassato prossimo congiuntivo / indicativo.)

La tabella qui sotto mostra il sistema in maniera più schematica.

INDICATIVO
L'avvenimento si è svolto... tempo del presente tempo del passato
prima
inizio e fine sconosciuti o irrilevantiimperfeitoimperfeito
avvenimento compiuto in un passato compiuto
avvenimento ancora rilevante per il presente
perfeito simples mais-que-perfeito composto
(qualche volta anche perfeito simples)
avvenimento si ripete o persiste fino al presentepretérito perfeito compostomais-que-perfeito composto
allo stesso tempo
affermazione generalepresenteimperfeito
succede nel momento estar + infinito / gerundioestar (imperfeito) + infinito / gerundio
dopo
avvenimento non è compiutofuturo condicional o ir (imperfeito) + infinito
avvenimento compiuto in un passato compiutofuturo IIcondicional composto
CONJUNTIVO
L'avvenimento si è svolto... tempo del presente tempo del passato
primaperfeito composto do conjuntivomais-que-perfeito composto do conjuntivo
allo stesso tempopresente do conjuntivoimperfeito do conjuntivo
dopo presente do conjuntivo

imperfeito do conjuntivo
(qualche volta anche condicional)



Nelle seguenti frasi abbiamo avvenimenti che sono immaginati o raccontati. Ci sono verbi che richiedono l'indicativo e verbi che richiedono il congiuntivo. L'ancora può essere sia nel presente che nel passato. Le relazioni temporali sono indicate ma si possono anche dedurre dalla traduzione in italiano. Scegliete l'opzione corrispondente.

tempo del presente / allo stesso tempo
Eu temo que não tão fácil.
Temo che non sia così facile.
tempo del presente / prima
Temo que uma longa viagem em vão.
Temo che abbia fatto un lungo viaggio invano.
tempo del presente / prima
Espero que isso.
Spero che abbia studiato questo.
tempo del passato / allo stesso tempo
Esperei que a Maria no outro quarto.
Aspettai finché Maria uscì della stanza.
tempo del presente / prima
Tememos que ele antes de termos* fechado os portas.
Temiamo che sia andato via prima che abbiamo chiuso la porta.
tempo del passato / allo stesso tempo
Soube que numa empresa de segurança.
Appresi che lavorava per una un’impresa di assicurazione.
tempo del presente / allo stesso tempo
Sabemos que alguns eleitores ainda indecisos.
Sappiamo che alcuni elettori sono ancora indecisi.
tempo del passato / dopo
Ele disse que inacessível até voltar.
Disse che non sarebbe stato disponibile fino al ritorno dal suo viaggio.
tempo del presente / allo stesso tempo
Ele diz que tudo bem.
Dice che tutto è buono.
tempo del passato / dopo
Nós dissemos que o fazer.
Dicemmo ciò che saremmo andati a fare.
tempo del presente / allo stesso tempo
Alguns de vocês pensam que nós não aqui.
Alcuni di voi pensano che noi non facciamo parte di questo posto.
tempo del passato / dopo
Vocês realmente pensaram que eu isso?
Voi credeste veramente che io avrei fatto questo?
tempo del presente / prima
Não acho que ele isso.
Non credo che lei abbia detto questo.
tempo di presente / allo stesso tempo
Não acho que nos muito.
Non credo che questo ci serva molto.
tempo del presente / prima
Acredito que agora isso.
Credo che adesso lo hai capito.
tempo del presente / allo stesso tempo
Acredito que vocęs já .
Credo che voi già vi conosciate.

* termos: infinitivo pessoal. Di questa forma verbale parleremo nel capitolo 16.






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