Come sempre dobbiamo distinguere tra i verbi che finiscono in -ar, -er-, -ir. Si parte dalla prima persona singolare dell'indicativo e si toglie da questa forma verbale la desinenza. Ciò che rimane è la radice, alla quale si aggiungono le desinenze.
Si potrebbe anche partire dall'infinto, ma la probabilità di trovare la forma giusta è più alta partendo dalla prima persona singolare, perché in questo modo la regola funziona anche con molti verbi irregolari. Entrambe le regole funzionano con verbi regolari. Possiamo togliere la desinenza dell'infinito, comprare => compr-, o togliere la desinenza personale, compro => compr-, ottenendo lo stesso risultato.
Tuttavia, la regola con l'infinito non funziona con verbi irregolari. Il conjuntivo di poder (potere) è possa, possas, possa ecc. Per ottenere la radice possiamo togliere dalla prima persona singolare "posso" la desinenza; rimane poss-. Partendo dall'infinito rimarrebbe pot-. Ci sono poi anche verbi come "saber", che sono completamente irregolari. La prima persona singolare è sei (so), ma il conjuntivo è saiba.
Come in italiano i verbi con -ar formano le desinenze del conjuntivo con e (-e, -es, -e, -emos, -em), i verbi con -er / -ir con a (-a, as, -a, -amos, -am). La radice è la prima persona singolare del verbo senza la desinenza personale -o. A questa radice vengono aggiunte le desinenze corrispondenti.
presente do conjuntivo
lavar (lavare)
esquecer (dimenticare)
dormir (dormire)
eu lavo
eu esqueço
eu durmo
eu
lave
esqueça
durma
tu
laves
esqueças
durmas
ele / ela você o senhor / a senhora
lave
esqueça
durma
nós
lavemos
esqueçamos
durmamos
eles / elas vocês os senhores / as senhoras
lavem
esqueçam
duram
Per i verbi irregolari non ci sono più regole: si deve semplicemente memorizzarli. Come sempre sono i verbi più importanti ad essere irregolari.
presente do conjuntivo
ser
querer
estar
saber
eu sou
eu quero
eu
seu
eu
seja
queira
esteja
saiba
tu
sejas
queiras
estejas
saibas
ele / ela você o senhor / a senhora
seja
queira
esteja
saiba
nós
sejamos
queiramos
estejamos
saibamos
eles / elas vocês os senhores / as senhoras
sejam
queiram
estejam
saibam
Il conjuntivo / congiuntivo si usa dopo verbi, congiunzioni, proposizione relative, espressioni idiomatiche che esprimono una attitudine soggettiva verso il mondo. E per questo che viene chiamato in spagnolo subjetivo. Questo comprende un amplio spettro. La lista non è definitiva. Si utilizza il conjuntivo / congiuntivo:
1) dopo verbi come consigliare, acconsentire, desiderare
2) in proposizioni relative, se la proposizione relativa esprime un desiderio
3) in proposizioni relative, se la proposizione relativa descrive qualcosa di inesistente
4) dopo congiunzioni che esprimono un'intenzione, insicurezza, per quanto riguarda il tempo, una condizione
5) nel discorso indiretto, se la proposizione subordinata è un ordine
6) Dopo espressioni idiomatiche che esprimono insicurezza
7) Dopo espressioni idiomatiche che esprimono una attitudine soggettiva verso il mondo
Il presente do conjuntivo descrive contemporaneità nel presente, vedasi capitolo introduttivo, 12. L'uso del conjuntivo è normalmente difficile, ma non per un italofono, poiché viene utilizzato, a parte per alcune eccezioni delle quali parleremo più tardi, negli stessi contesti che il congiuntivo in italiano.
1) dopo verbi come consigliare, acconsentire, desiderare, volere, sperare etc.
gostar = piacere eu gosto => goste*
Eu
espero
que
você
goste.*
Io
spero
che
tu / lei
voglia.
Spero che ti / le piaccia.
saber = sapere => saiba
Quero
que
você
saiba
que
o
seu
sorriso
ilumina
meus
dias
e
me
faz
sorrir.
Voglio
che
tu
sappia
che
il
tuo
sorriso
illumina
miei
giorni
e
mi
fa
sorridere.
Voglio che tu sappia che il tuo sorriso illumina i miei giorni e mi fa sorridere.
casarse =sposarsi eu caso-me => se case
Duvido
que
ele
se
case
com
ela.
Dubito
che
lui
si
sposi
con
lei.
2) In proposizioni relative che esprimono un desiderio
saber = sapere => saiba
Procuro
uma
secretária
que
saiba
italiano.
Cerco
una
segretaria
che
parli
italilano.
ter = avere eu tenho => tenha (irregolare
Quero
um
prato
que
não
tenha
muito
sal.
Voglio
un
piatto
che
non
contenga
molto
sale.
3) In proposizioni relative, se la proposizione relativa descrive qualcosa che non esiste
conhecer = conoscere eu conheço => conheça
Não
mora
aqui
ninguém
que
eu
conheça.
Non
abita
qui
nessuno
che
io
conosca.
Qui non vive nessuno che io conosca.
poder = potere eu posso => possa
Não
existe
nada
que
alguém
possa
fazer.
Non
esiste
niente
che
qualcuno
possa
fare.
Non c'è niente da fare.
4) Dopo congiunzioni, che esprimono un'intenzione (affinché etc.), insicurezza (finché), condizione (anche se), contraddizione (benché)
ficar = essere, rimanere => fique *
Siga
a
receita
para que
o
bolo
fique
bom.
Segui
la
ricetta
per che
la
torta
sia
buona.
Segui la ricetta affinché la torta venga bene.
dar = dare => dê
Vamos
tentar
até que
dê
certo.
Proviamo
tentare
finché
sia
corretto.
lo intenteremo finché sarà corretto.
ser = essere => seja
Vamos
antes que
seja
tarde.
Andiamo
prima che
sia
tardi.
queixarse = lamentarsi eu queixo => queixes
Faço
isto
tudo
para que
não
te
queixes.
Faccio
questo
tutto
per che
non
ti
lamenti.
Faccio tutto questo affinché non ti lamenti.
5) Nel discorso indiretto, se il discorso indiretto include un ordine
sair =uscire eu saio => saiam
Ele
ordena
que
todos
vocês
saiam
daqui.
Lui
ordina
che
tutti
voi
usciate
da qui.
Vi ordina che voi tutti andate via.
obedecer = ubbidire eu obedeço => obedeças
A
lua
e
as
estrelas
ordenam
que
obedeças
à
minha
voz.
La
luna
e
le
stelle
ordinano
che
ubbidisca
alla
mia
voce.
6) Dopo espressioni idiomatiche che esprimono incertezza
facer = fare eu faço => façam
É
importante
que
eles
façam
o
dever
de
casa.
È
importante
che
loro
facciano
i
compiti
per
casa.
È importante che facciano i loro compiti.
chegar = arrivare eu chego => chegue
Talvez
ele
chegue
atrasado.
Forse
lui
viene
in ritardo.
7) Dopo espressioni idiomatiche che esprimono una valutazione soggettiva
ser = essere => seja
Estou
feliz
que
seja
meu
irmão.
Sono
felice
che
sia
mio
fratello.
Sono felice che è mio fratello.
estar = essere => esteja
É
possível
que
também
esteja
contaminada.
È
possibile
che
anche
sia
contaminato.
È anche possibile che sia contaminato
* Il verbo gostar portoghese, al contrario del verbo gustar spagnolo, regge un oggetto diretto. Il "gustar" spagnolo corrisponde al verbo "piacere" italiano. Entrambi reggono un oggetto indiretto.
Mi piacciono i libri di quest'autore.
Me gustan los libros de este autor.
I libri sono il soggetto della frase e il verbo dipende da questo soggetto. (Mi piace il libro di quest'autore.) "Mi" è l'oggetto indiretto. A chi piace il libro? A me. La costruzione portoghese è completamente differente e corrisponde, per quanto riguarda la grammatica, al verbo volere. Il soggetto è la persona che vuole qualcosa e i libri sono l'oggetto diretto.
** al verbo "ficare" abbiamo dedicato un capitolo intero, il capitolo 26. Il problema con questo verbo è che viene utilizzato in molti contesti.