Il pretérito mais-que-perfeito composto corrisponde al piuccheperfetto (trapassato prossimo) italiano (io avevo mangiato) al plusquamperfecto spagnolo (yo había comido) al plus-que-parfait (j'avais mangé) in francese ecc... È l'unico tempo verbale che si utilizza nella stessa maniera in tutte le lingue. Il pretérito perfeito composto portoghese, vedasi 11.2, non ha la stessa funzione che ha in tutte le altre lingue romanze: non viene utilizzato se un avvenimento del passato prossimo ha un impatto sul presente del parlante. È un fatto curioso che il pretérito mais-que perfeito venga utilizzato se un'azione del passato ha un impatto sul trapassato: avevo perduto la mia chiave, non potei aprire la porta. Nelle altre lingue romanze il piuccheperfetto è il passato prossimo del trapassato. Il passato prossimo si utilizza quando un'azione del passato prossimo ha un impatto sul presente, e il piuccheperfetto si utilizza quando un'azione del trapassato prossimo ha un impatto sul passato.
impatto sul presente: Ho dimenticato il suo indirizzo, non posso andare a visitarlo.
impatto sul trapassato: Avevo dimenticato il suo indirizzo, non potei andare a visitarlo.
La rilevanza di un'azione per lo spazio di tempo che segue, che, in opposizione a tutte le altre lingue romanze, non ha nessuna importanza in portoghese nel presente, è preso in considerazione per quanto riguarda il passato.
Il pretérito mais-que-perfeito viene formato con il verbo "ter" all' imperfeito e il participio passato, cioè come in italiano in qualsiasi altra lingua indogermanica. L'unico problema è che l'imperfetto del verbo "ter" è completamente irregolare.
verbo ausiliare "ter" all' imperfeito
participio passato
eu
tinha
avevo
comido
mangiato
escrito
scritto
podido
potuto
estado
stato
sido
stato
dado
dato
posto
menno
tu
tinhas
avevi
ele, ela você o senhor, a senhora
tinha
avevamo
nós
tinhamos
avevate
eles, elas vocês os senhores, as senhoras
tinham
avevano
Eu tinha comido.
Io ho mangiato
Tu tinhas escrito.
Tu hai scritto.
Ele tinha dado.
Lui ha dato.
Nós tinhamos posto.
Loro hanno messo.
Oltre al mais-que-perfeito composto esiste anche il mais-que-perfeito simples che viene utilizzato esattamente nello stesso contesto che il mais-que-perfeito composto. Questo tempo non si utilizza più oggigiorno e pertanto non c'è bisogno di essere capace di utilizzarlo attivamente, scrivendo o parlando. Tuttavia, può apparire in testi letterari e pertanto è utile conoscerne la forma. Spieghiamo brevemente come viene formato.
Il pretérito mais-que-perfeito simples si forma sulla base della terza persona plurale del pretérito perfeito simples (falaram, venderam, partiram). Si omette la desinenza -am e si aggiunge a ciò che rimane la desinenza corrispondente. Alla terza persona plurale il mais-que-perfeito simples non si differenzia del pretérito perfeito simples. Per quanto riguarda l'uso, non si distingue del pretérito mais-que-perfeito composto.
falar => falaram => falar
dizer =>disseram => disser
saber => souberam =
souber
eu
falara
io avevo parlato
dissera
io avevo detto
soubera
io avevo saputo
tu
falaras
tu avevi parlato
disseras
tu avevi detto
souberas
tu avevi saputo
ele / ela
falara
lui / lei aveva parlato
disssera
lui / lei aveva detto
soubera
lui / lei aveva saputo
nós
faláramos
noi avevamo parlato
disserámos
noi avevamo detto
souberámos
noi avevamo saputo
eles / elas
falaram
loro avevano parlato
disseram
loro avevano detto
souberam
loro avevano saputo
In generale, il mais-que-perfeito composto / trapassato prossimo viene descritto come il tempo verbale da utilizzare quando un avvenimento nel passato è successo prima di un altro avvenimento nel passato, il che non è sbagliato, però neanche molto preciso come spiegheremo in seguito.
Quando
o
noivo
apareceu,
a
noiva
já
chegara
na
igreja.
Quando
il
fidanzato
apparve,
la
fidanzata
già
era arrivata
nella
chiesa.
Gli aspetti espressi con il trapassato prossimo sono fortemente radicati nel cervello umano. Non c'è nessuna oscillazione nell'uso di questo tempo verbale. Si potrebbe pertanto credere che un tempo il cui uso è così stabile, in quanto tutti i nativi di una lingua lo utilizzano allo stesso modo, venga anche descritto correttamente nei libri di testo, ma non è così.
La descrizione di questo tempo verbale che troviamo nei libri di testo assomiglia sempre alla seguente.
Trapassato prossimo
http://dle.rae.es/?id=U8HCFgV
Il trapassato prossimo (o piuccheperfetto) ha la funzione di indicare anteriorità rispetto al passato. Esso si forma unendo l’imperfetto degli ausiliari essere e avere al participio passato.
Questa è ovviamente una sciocchezza. Se abbiamo varie azioni che si sono svolte nel passato sempre c'è una che si svolge prima dall'altra, senza che sia obbligatorio per questo di utilizzare il trapassato prossimo.
Entrò nella pasticceria, comprò un pane, uscì e lo mangiò.
È ovvio che prima di comprare il pane, era entrato nella pasticceria e che prima die mangiare il pane, lo aveva comprato e ugualmente è ovvio. Come dimostra questa frase, abbiamo bisogno del trapassato prossimo soltanto se gli avvenimenti vengono raccontati in un ordine diverso da quello cronologico. Il trapassato prossimo è un tempo semanticamente forte, il che significa che può descrivere anteriorità di per sé, senza bisogno di un avverbio, e quando gli avvenimenti vengono descritti in un ordine diverso da quello cronologico, bisogna usare per forza questo tempo.
Il trapassato prossimo ha per il passato, la stessa funzione che il passato prossimo ha per il presente. Confrontiamo queste due frasi.
1) Non so se è venuto.
2) Non sapevo se era venuto.
Per la comprensione di queste due frasi è essenziale che si capisca che l'azione "venire" è avvenuta prima dell'azione sapere e se si utilizzasse il presente o l'imperfetto quest'idea si perderebbe:
Non so se viene.
Non sapevo che veniva.
Tanto il passato prossimo quanto il trapassato possono esprimere anteriorità. Il passato prossimo lo fa per quanto riguarda il presente e il trapassato prossimo per quanto riguarda il passato. La differenza tra il portoghese e l'italiano consiste nel fatto che il pretérito perfeito composto ha una funzione completamente diversa. Non descrive anteriorità, ma un'azione, un avvenimento che si è ripetuto fino al presente del parlante. In altre parole, l'anteriorità si descrive in portoghese con il pretérito perfeito SIMPLES, che corrisponderebbe in italiano al passato remoto, perchè non è un tempo composto. Abbiamo discusso sull'uso del pretérito perfeito composto anche nel capitolo 11.2.
Per quanto riguarda il trapassato prossimo non c'è differenza tra l'italiano e il portoghese.
esempi in portoghese
Quando
eu
cheguei,
ele
já
tinha
telefonado.
Quano
io
arrivai
lui
già
aveva
chiamato.
O
marido
mentiu
para a
polícia,
mas
a
mulher
tinha
dito
a
verdade.
ll
marito
mentì
alla
polizia
ma
la
donna
aveva
detto
la
verità.
Nel seguente caso, il fatto che non aveva letto il libro è essenziale per la comprensione della frase. Entrambi le frasi sono comprensibili, ma stilisticamente è meglio la 1). Si potrebbe anche dire che la frase 2) è sbagliata.
Un avvenimento del passato deve essere compiuto prima che inizi un altro avvenimento.
1) corretto: Non aveva letto il libro e pertanto non poté dire niente riguardo al contenuto.
2) sbagliato: Non lesse il libro e pertanto non poté dire niente riguardo al contenuto.
Il mero fatto che un'azione si svolse prima di un'altra non impone l'uso del trapassato prossimo, ma se quest'azione ha un impatto su un'altra azione passata il trapassato prossimo è la migliore opzione.
Un avvenimento del passato ha un impatto su un altro avvenimento del passato.